Nuova Riveduta:

Romani 9:11

poiché, prima che i gemelli fossero nati e che avessero fatto del bene o del male (affinché rimanesse fermo il proponimento di Dio, secondo elezione,

C.E.I.:

Romani 9:11

quando essi ancora non eran nati e nulla avevano fatto di bene o di male - perché rimanesse fermo il disegno divino fondato sull'elezione non in base alle opere, ma alla volontà di colui che chiama -

Nuova Diodati:

Romani 9:11

(infatti, quando non erano ancora nati i figli e non avevano fatto bene o male alcuno, affinché rimanesse fermo il proponimento di Dio secondo l'elezione e non a motivo delle opere, ma per colui che chiama),

Riveduta 2020:

Romani 9:11

poiché, prima che fossero nati e che avessero fatto alcunché di bene o di male, affinché rimanesse fermo il proponimento dell'elezione di Dio, che dipende non dalle opere ma da colui che chiama,

La Parola è Vita:

Romani 9:11

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Romani 9:11

poiché, prima che fossero nati e che avessero fatto alcun che di bene o di male, affinché rimanesse fermo il proponimento dell'elezione di Dio, che dipende non dalle opere ma dalla volontà di colui che chiama,

Ricciotti:

Romani 9:11

poichè pur non essendo ancora nati e non avendo fatto nulla nè di bene nè di male, affinchè fermo stesse il proponimento di Dio relativamente alla elezione,

Tintori:

Romani 9:11

Or non essendo questi ancor nati e non avendo fatto nulla di bene o di male (affinchè il disegno di Dio rimanesse secondo la elezione),

Martini:

Romani 9:11

Perocché non essendo quegli ancora nati, e non avendo fatto né bene, né male (affinchè fermo stesse il proponimento di Dio, che è secondo l'elezione).

Diodati:

Romani 9:11

Perciocchè, non essendo ancor nati i figliuoli, e non avendo fatto bene o male alcuno (acciocchè il proponimento di Dio secondo l'elezione dimorasse fermo, non per le opere, ma per colui che chiama), le fu detto:

Commentario abbreviato:

Romani 9:11

6 Versetti 6-13

Il rifiuto dei Giudei da parte della dispensazione del Vangelo non ha infranto la promessa di Dio ai patriarchi. Le promesse e le minacce si adempiranno. La grazia non scorre nel sangue, né i benefici salvifici si trovano sempre con i privilegi esteriori della chiesa. Non solo alcuni dei discendenti di Abramo furono scelti e altri no, ma Dio agì secondo il consiglio della sua volontà. Dio aveva previsto che Esaù e Giacobbe fossero nati nel peccato, per natura figli dell'ira come gli altri. Se fossero stati lasciati a se stessi, avrebbero continuato a peccare per tutta la vita; ma per ragioni sagge e sante, che non ci sono state rese note, ha deciso di cambiare il cuore di Giacobbe e di lasciare Esaù alla sua perversità. Questo caso di Esaù e Giacobbe getta luce sulla condotta divina nei confronti della razza umana decaduta. Tutta la Scrittura mostra la differenza tra il cristiano che si professa e il vero credente. Molti privilegi esteriori sono concessi a chi non è figlio di Dio. Tuttavia, vi è un pieno incoraggiamento all'uso diligente dei mezzi di grazia che Dio ha stabilito.

Riferimenti incrociati:

Romani 9:11

Rom 4:17; Sal 51:5; Ef 2:3
Rom 8:28-30; Is 14:24,26,27; 23:9; 46:10,11; Ger 51:29; Ef 1:9-11; 3:11; 2Ti 1:9
Rom 11:5,7; Ef 1:4,5; 1Te 1:4; 2P 1:10
Rom 11:6; Ef 2:9; Tit 3:5
Rom 8:28; 1Te 2:12; 2Te 2:13,14; 1P 5:10; Ap 17:14

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata